Una faglia profonda, lunga e sconnessa che taglia un piccolo altopiano selvaggio e silenzioso che si affaccia su un precipizio.
Un misto di potenza e fragilità, di serenità e vertigine. Dove si rincorrono luci e ombre, dove l’orizzonte contempla l’abisso e la natura vibra sospesa nella lunga attesa di un collasso esiziale.