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Ghiacciaio del Gigante, Monte Bianco

Temperature rigide con vento settentrionale per parlare di cambiamenti climatici e riscaldamento globale sui ghiacciai del Monte Bianco. Astenersi negazionisti.


Erano settimane che si dovevano fare riprese per il corso Ghiaccio fragile sui ghiacciai del Monte Bianco per parlare di cambiamento climatico e riscaldamento globale.

Idealmente si sarebbero dovute fare a luglio, come lo scorso anno, ma il Covid-19 si è introdotto pesantemente tra i propositi e la logistica, rimandando il tutto a settembre. Ma a settembre ad opporsi invece è stato il meteo, con una successione di weekend di cattivo tempo in quota.

Così siamo arrivati quasi a metà ottobre. Una finestra di sereno di poche ore, dopo una spruzzata di neve. Con vento teso settentrionale. L’unica possibilità era un’escursione breve, per poter rientrare in sicurezza prima del ritorno del maltempo.

La situazione fotografata da 3Bmeteo dava -13°C con temperatura percepita, il cosiddetto windchill, -23°. Condizioni non himalayane, certo, ma sufficientemente rigide da rendere l’esperienza sui 3500 metri dei ghiacciai del Monte Bianco poco rilassante, soprattutto per le batterie.