Valsusa slow tourism è un progetto dell’ITC Galilei di Avigliana che ha coinvolto un gruppo di studenti dell’indirizzo turistico in un percorso formativo di conoscenza e valorizzazione del proprio territorio: la Valle di Susa.
Il percorso formativo, oltre ai diversi appuntamenti in classe, includeva anche una visita di due giorni alla scoperta di tesori d’arte come la Sacra di San Michele ma anche la meno nota Pinacoteca Levis di Chiomonte. Ma anche alcune eccellenze eno-gastronomiche del territorio, tra le quali un caseificio (el Cantun del làit di Bussoleno), un produttore di vino di montagna (Martina di Giaglione) e l’interessante progetto di recupero dei grani antichi del territorio promosso dal Mulino Valsusa di Bruzolo.
Ed ovviamente, trattandosi di slow tourism, non poteva mancare una camminata. La meta prescelta è stata il Rifugio Amprimo, raggiunto dopo un’oretta di cammino sotto una leggera pioggia, seguita da cena a base di prodotti tipici e pernottamento.
Un’esperienza professionalizzante, secondo le finalità del progetto, ma anche umana, di condivisione tra giovani, insegnanti e professionisti, imprenditori del territorio.
Ho seguito i ragazzi durante questa attività di due giorni, per documentarla, anche attraverso delle brevi interviste a studenti e professori. Quello che emerge è un ritratto di ragazzi genuini, spesso ignari ed inconsapevoli delle bellezze che li circondano, e delle esperienze che si possono fare. Come camminare sotto la pioggia. O trascorrere una serata senza social network. Ma sono anche ragazzi curiosi, in grado di apprendere molto quando i professori riescono a coinvolgerli e ad appassionarli.
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