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Riprese in alta quota

Con l’estate inizia la stagione delle riprese in alta quota. Ecco la fase della preparazione dell’attrezzatura, più o meno come fanno i veri alpinisti quando preparano la spedizione.

Perché essere in quota e accorgersi di aver dimenticato i ramponi, o l’imbragatura, o anche solo una batteria o una scheda SD potrebbe essere un problema non secondario.

Un ultimo check prima di infilare tutto nello zaino da 60 litri. Abbigliamento tecnico a strati, perché l’escursione termica tra ghiacciaio al mattino e pianura al pomeriggio non sarà indifferente. Scarponi, casco, imbrago e ramponi per sicurezza, le ciaspole per camminare comodamente sulla superficie del ghiacciaio man mano scaldata dal sole.

Camera con set batterie e schede SD. Qualche ottica. Anzi, forse un’ottica sola. Microfono e radiomicrofono con cuffie per intervista. Un leggero monopiede, perché il treppide nelle riprese in alta quota è davvero troppo pesante ed ingombrante. Drone con set batterie e schede microSD. Ma siamo nel Parco del Gran Paradiso, vediamo domattina se ci autorizzano a fare le riprese.

Dovrebbe esserci tutto. Domani sveglia alle 5 e si sale.

Prima meta: Ghiacciaio del Ciardoney con Luca Mercalli e Daniele Cat Berro (SMI/Nimbus).

Il meteo è buono, fino alle 11, poi inizia ad annuvolarsi in quota. Ed essendo accompagnato da meteorologi c’è da fidarsi.